domenica 22 marzo 2015

TRILOGIA MEMORIES di ELVY S.


Titolo: Memories
Autore: Elvy S.
Genere: Urban Fantasy
Ambientazione: New York (USA)
Epoca: Giorni nostri
Serie: Memories

Buon giorno e buona domenica a tutti, oggi vi parlo di una nuova trilogia che ho scoperto per puro caso sul web. Ammetto che pur essendo una trilogia che parla di Angeli (uno dei miei argomenti preferiti), ero un pò scettica se comprare o no il primo romanzo essendo l'autrice molto giovane e alle prime armi, io prediligo di più le autrici con esperienza le Grandi diciamo come J.R. Ward o Lara Adrian ecc... Ma, complice il prezzo stracciato e la trama accattivante, alla fine mi sono fatta convincere e... ho fatto bene!!! Non solo la storia è ben scritta, ma anche i personaggi, le ambientazioni e la trama in sè mi hanno trasportato in un mondo di fantasia in cui l'Inferno si chiama Neraka, il Paradiso Arkena e, soprattutto, sono popolati da Angeli Bianchi e Angeli Oscuri da perdere la testa <3 Come sempre il mio cuore è andato dalla parte "oscura" infatti amo già Keith chissà perchè XD. Ma andiamo a vedere che succede...

LA STORIA: 

Come già riferito prima i due mondo esistenti oltre la Terra sono l'Arkena e il Neraka. Se l'Arkena è il Paradiso con Angeli Bianchi che volteggiano avanti e indietro, luce ovunque e molta serenità, il Neraka è proprio il suo opposto. Popolato da Demoni e Angeli Oscuri, è un luogo buio e tetro dal quale non si può scappare, infatti gli Angeli Bianchi hanno libertà di movimento, possono muoversi tra i vari mondi compreso la Terra, mentre gli Angeli Oscuri non possono uscire dal Neraka, sono praticamente confinati in quel luogo privo di luce. L'eccezione alla regola è Keith, un Angelo Oscuro ma che può muoversi anche nell'Arkena e sulla Terra, ancora non si è capito come mai a lui è concesso, la sua nemesi invece è un Angelo Bianco di nome Jake. Jake è anche uno dei sette Angeli a guardia dell'Arkena, quindi di una certa importanza in quel mondo. Ma questi due Angeli così diversi tra loro hanno una cosa in comune: il profondo amore che li lega all'Angelo ibrido Eyshrinn. Eyshrinn è l'unico Angelo nato dall'unione tra un Bianco e un Oscuro, quindi molto ambita da entrambe le fazioni soprattutto il Neraka visto che, grazie al suo sangue misto, può aprire ai Demoni il cancello dell'Arkena. Jake era il compagno di Eyshrinn e l'amava alla follia, ma lei sceglie di stare invece con Keith, distruggendo il cuore del povero Jake, fino a che Eyshrinn non si sacrifica per non farsi catturare da Dorkan, il crudele capo del Neraka. Ma, prima di morire, Eyshrinn nasconde un medaglione, la chiave per distruggere Dorkan, e lancia una goccia del suo sangue sulla Terra, condannando una ragazza mortale ad essere la sua reincarnazione, la ragazza non si ricorderà niente, fino al giorno del suo diciottesimo compleanno, giorno in cui scoprirà non solo chi è davvero, ma anche dov'è nascosto il medaglione. Per Keith e Jake inizia così una strana alleanza, alleanza che li porta a proteggere la ragazza mortale di turno, custode della loro preziosa Eyshrinn. Ma qualcosa non va come dovrebbe e le ragazze muoiono tutte prima del compimento del diciottesimo anno di età. Passano così 65 anni, le ragazze continuano a morire finchè non arriva Melanie Prince. Melanie è l'ultima delle reincarnazioni di Eyshrinn, ma fin da subito si nota che lei è diversa da tutte le altre. Infatti riesce a vedere gli Angeli, cosa che nessuna prima di lei era riuscita a fare, inoltre non ha ricordi della sua vita passata, neanche degli accenni. Jake si ritrova suo malgrado affascinato da lei, e si finge suo professore di scuola per avvicinarla. Melanie sente che lui è diverso da ogni altro uomo eppure non può fare a meno di sentirsi profondamente attratta e mano a mano si innamora, ricambiata ampiamente da lui. Jake, infatti, si rende conto che il profondo amore che ora sente per quella mortale non ha niente a che fare con l'anima di Eyshrinn, e si sente da una parte euforico ma dall'altra molto spaventato, teme infatti che non appena lei si ricorderà tutto sceglierebbe ancora una volta Keith come è già successo in passato, solo che stavolta Jake non può permetterlo e lotterà per tenere Melanie legata a sè per sempre. E mentre il compleanno si avvicina Jake dovrà cercare non solo di tenere in vita Melanie ma anche di dimostrarle che sono fatti l'uno per l'altra... pur essendo così diversi.

Che dire? Ogni commento in più sarebbe superfluo, dovete leggerlo questo romanzo per capire di cosa parlo. Una storia diversa dalle altre, con colpi di scena e personaggi ben definiti. Non si può fare a meno di amare Jake che, pur essendo un Angelo sexy e millenario, si scioglie come burro di fronte a Melanie, una ragazzina mortale e coraggiosa. Sono molto romantici e teneri i tentativi di Jake di conquistare Melanie, di sicuro a conquistato me XD. E che dire di Melanie? Una protagonista con i fiocchi, pur essendo giovane e ricca, è tutt'altro che viziata. E' una ragazza di sani principi, che sà quello che vuole e come ottenerlo, molto coraggiosa e che non si fà intimorire da nessuno. Io l'ho davvero adorata, così come ho adorato la sua migliore amica Catherine. Di solito nei romanzi le amiche della protagonista le trovo odiose. Non riesco a capire perchè se la protagonista è di sani principi ecc le sue amiche devono essere delle oche senza cervello mha, invece qui Cat l'ho trovata superba, una vera amica quasi una sorella, che c'è sempre nel momento del bisogno, dà ottimi consigli e sà ascoltare, un'amica che tutte vorrebbero insomma. Poi c'è la controparte di Jake, anche se Keith in questo romanzo è rimasto un pò ai margini aspettando che Melanie si "risvegliasse", io l'ho trovato comunque fantastico, sicuramente nel secondo libro approfondiremo la sua conoscenza visto il modo in cui è finito il romanzo. Bene spero di avervi incuriosito a sufficienza non vedo l'ora di leggere il prossimo romanzo della trilogia sono troppo curiosa ;).

TRILOGIA:
-1- Memories
-2- Revival
-3- Renissance

COVER:

 

Alla prossima
Deborah.
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sabato 21 marzo 2015

COMUNICAZIONE IN SALA!

Salve a tutti!
Ultimamente frequentando scuola mi sono ritrovata dei racconti tra le mani che nemmeno io pensavo di riuscire a scrivere! Volevo pubblicarne uno o due qui i più belli per me.
Inizialmente mi rendo conto di essere migliorata molto nello scrivere.
Sono due racconti ispirato all'horror, perchè come genere ho studiato anche quello, è spaventevole, ma la cosa oltre a incuriosirmi mi piace! :D 

Questo è ispirato a "La casa degli Usher" di E.A. Poe

-Fogville-


Siamo nel 2056, il mondo è governato dalla tecnologia, è moralmente lontano dai nostri tempi e freddo, senza più il calore di un prato, di un raggio di sole, di una stretta di mano.   Gli alberi addirittura sono confinati in spazi angusti, a malapena necessari per restare in vita.  Uno dei tanti "automi" di questo mondo è Morgan, un ragazzo di nobile famiglia che da poco tempo vive a Fogville, il nome con cui viene chiamata questa città perché é piena di palazzi altissimi, grattacieli fatti di vetro che riflettono il cielo grigio e tenebroso.  Questi enormi mostri metropolitani danno una sensazione di vertigine a guardarli, come se incutessero timore. Una domanda sorge spontanea: come ha fatto l'uomo a spingersi così in alto, quasi a toccare il cielo?

Ogni volta che Morgan passava davanti a queste costruzioni vertiginose rimaneva stupito, quasi spaventato.  Era abituato al suo piccolo paese d'origine, soprattutto al suo minuscolo appartamento: ora abita in una grande città e vive in una casa enorme che gli era stata comprato dai suoi genitori ad un costo alquanto spropositato.  A Lui faceva molto comodo e non aveva nulla in contrario: essendo giovane non vedeva l'ora di andare ad abitare in un appartamento tutto suo, si sentiva già indipendente!

L'appartamento era dotato delle ultime novità tecnologiche, sembrava di stare su una navicella spaziale: comandi con riconoscimento vocale per accendere le luci, aprire e chiudere porte e finestre, perfino un segnale per accendere il riscaldamento.  Per riempire la vasca da bagno invece bastava un battito di mani, insomma una casa con tutti i comfort! Non stupitevi, erano tutti così gli appartamenti da un po' di anni a questa parte, era la nuova tendenza innovativa. Di lì a poco avrebbero inventato anche dei maggiordomi robot, così aveva detto l'agenzia da cui avevano comprato l'immobile.
La vita di Morgan aveva però perso in fretta l'entusiasmo di quando era arrivato a Fogville: era rimasto senza lavoro di impiegato ed erano passati già sei mesi, i contatti con i suoi colleghi si esaurirono in fretta e rimase totalmente solo.
A Morgan sembrava che la sua vita gli stesse sfuggendo dalle mani, aveva provato a cercare un nuovo impiego ma non ci riuscì, quella città era tanto intrigante quanto letale per le sue aspirazioni.  Per fortuna aveva messo da parte una piccola somma donatagli dai suoi genitori per riuscire a mantenersi in questo momento difficile, ma non sarebbe durata a lungo e lo sapeva fin troppo bene.
Un giorno, passeggiando tra le vie in cerca di un nuovo cellulare, uno smartphone degli ultimi usciti, Morgan fu assalito dalla solita brutta sensazione: le vie della sua città lo facevano sentire a disagio, erano gelide come gli occhi della gente tra la folla.  Avevano il tipico atteggiamento di chi è ormai contagiato dall'indifferenza, la freddezza di chi non ha più un cuore aperto al dialogo con gli altri, attento solo agli strilli dei media e delle notizie manipolate che i telegiornali, nelle televisioni ultrapiatte, trasmettevano tutti i giorni a tutte le ore.


Entrò in uno dei tanti megastore di cui era ricca la città, si diresse verso il reparto telefonia e senza troppi indugi acquistò l'ultimo smarthphone uscito: gli costò caro, ben 700 dollari, una cifra enorme per uno senza lavoro, ma non riuscì a frenarsi, fu attirato come una calamita da quell'oggetto.  Arrivato a casa, salendo le scale, fu assalito da una brutta sensazione: ripensò al negozio e si ricordò che in quel momento non c'erano altri telefoni acquistabili se non quello, la sua scelta fu obbligata e questo cominciò a turbare intensamente Morgan.  Ma ormai non poteva tornare indietro e cambiarlo. Varcò la soglia di casa e ripensò al suo vecchio telefono che purtroppo si era rotto cadendo in un tombino: non poteva stare senza anche perché il cellulare era l'unico mezzo per tenere qualche contatto.  Stare isolato non gli faceva per niente bene: Morgan addirittura aveva passato un periodo da uno psicologo dopo che la sua fidanzata Melania lo aveva lasciato e arrivò sull'orlo del suicidio.  Ora stava meglio, almeno così diceva alle persone del bar che ogni tanto frequentava.
Mise da parte quei brutti pensieri e si dedicò al suo nuovo smartphone, comunque la curiosità era parecchia.  Per una bella ora fu rapito da quell'oggetto e dalle sue caratteristiche: la grafica, gli sfondi, la fotocamera da 1,5 micron, i giochi e tutte le applicazioni che voleva.  "Ottima scelta. Soldi ben spesi", pensò.  Poco dopo la sua attenzione fu però attratta da un'icona, era un'applicazione nominata "Tecno": non ne aveva mai sentito parlare ma ne fu incuriosito e cliccò sopra per avviarla.  Il software del telefono iniziò a scaricare qualcosa, Morgan cercò di fermarlo, non voleva installare subito qualcosa di potenzialmente dannoso, ma non ci riuscì: il download proseguì e giunse a termine.  Innervosito provò ad annullare l'operazione ma non ci fu nulla da fare.  Si mise a camminare per la stanza, sudava nervoso e non riusciva a staccare gli occhi dal telefono che nel frattempo era tornato alla normalità.  Forse era riuscito ad annullare quel misterioso download in tempo, sembrava tutto a posto e allora si rilassò finalmente.
Dopo questa mattinata intensa, Morgan era tranquillo sul suo divano, si stava facendo sera ma ad un tratto sentì un forte rumore provenire dal bagno, un tonfo.  Si alzò di scatto, posò il telefono sulla scrivania e fu subito assalito dal panico.  "I ladri? No, non può essere", pensò.  "Ho le telecamere di sorveglianza, le porte e le finestre a chiusura vocale, se si fosse avvicinato qualcuno alla casa sarebbe scattato l'antifurto.  Devo mantenere la calma".  A piedi nudi sul marmo gelido si diresse verso il bagno, aveva in mano un martello che aveva preso dalla cassetta degli attrezzi e accese la luce ma non trovò nessuno.  Tornò allora in salotto e si rilassò sul divano guardando la tv mentre il cellulare l'aveva appoggiato sul tavolino che stava di fianco.
Si era ormai addormentato quando lo smartphone iniziò a vibrare.  "Sarà mia madre", pensò svegliandosi.  Invece era un video messaggio da Tecno, quell'applicazione che prima lo aveva angosciato.  Il filmato mostrava Morgan di spalle che andava verso il bagno col martello in mano, proprio come pochi minuti prima.  Quelle immagini lo sconvolsero, respirava forte, sudava freddo, una sensazione funerea lo abbracciò.  "Cos'è questa roba? Chi mi ha seguito? Sono solo in casa".  Il ragazzo lasciò cadere per terra il cellulare, tremava e prese le distanze dall'oggetto, indietreggiando goffamente sul divano.  Paralizzato dalla paura pensò che qualcuno aveva preso il cellulare e lo filmò di nascosto mentre si recava in bagno.  Ad un tratto il telefono tornò a vibrare, Morgan trasalì, si guardò intorno terrorizzato: sembrava una chiamata, non smetteva.  In ginocchio si avvicinò al telefono, pregò che smettesse prima possibile, quella vibrazione lo stava uccidendo.
Prese coraggio e guardò il display: era sua madre! Tremante e agitato trovò la forza di rispondere.  

"Ciao tesoro come stai?"

 "Mamma? Ciao, b-bene, che c'è?" 

"Morgan che voce strana, sicuro di stare bene" Lui titubante rispose: "Sì mamma, io.. cosa dovevi dirmi?". 

Appoggiò la schiena al mobile e la madre gli disse: "Nulla di particolare, volevo solo sapere come va la ricerca del lavoro e se magari hai conosciuto qualche ragazza... Ma quando ci vediamo?".  Morgan rispose: "Quante domande mamma! Questa settimana ho diversi colloqui". 

"Ok tesoro, tienimi aggiornata, ciao ciao!! "  

"Ciao mamma..."


Morgan salutò la madre con un filo di voce, avrebbe voluto urlare cacciando fuori tutta la paura che aveva e chiedere aiuto.  Davanti agli occhi aveva ancora le immagini di quel video: lui che andava verso il bagno... era terrificante. Non si sentiva per niente sicuro in casa, stava fermo accovacciato sul pavimento sempre vicino al mobile.  Respirava piano, non voleva fare rumore.  Nonostante l'ansia riuscì a farsi forza, si alzò e si diresse velocemente verso la porta d'ingresso, voleva andare alla polizia.  Ma all'improvviso si accese la luce della cucina.
"Oh cazzo, cazzo..cazzo!" imprecò.  L'ansia lo assalì di nuovo, era preoccupatissimo. Com'era possibile che si accendeva la luce senza il suo comando vocale? Incapace di muoversi, scoppiò in un pianto.
Si accese una seconda luce e poi una terza in salotto, la casa era impazzita! 

Le luci si accendevano e si spegnevano come se qualcuno volesse fargli uno scherzo, peccato che non esistevano gli interruttori.
Doveva fare qualcosa assolutamente, di scatto afferrò lo smartphon e corse verso al cucina urlando "Adesso basta!!". Apri il cassetto e prese un coltello. Lo impugnò fermamente, per sentirsi più sicuro, mentre le luci continuavano a lampeggiare.
"Chi sei?!...che cosa vuoi da me?!" urlò Morgan disperato, confuso da quelle maledette luci a intermittenza.  Pensò anche che poteva essere il computer centrale della casa, quello che gestiva i comandi di tutti gli interruttori. "Magari è andato in tilt..!", pensò Morgan con un filo di speranza.  Ma quella speranza fu subito spazzata via da un nuovo messaggio di Tecno: sul suo smartphone c'era un altro video, lui che correva in cucina dopo che la luce si era accesa improvvisamente.  Terminato il video partì una voce, metallica, spaventosa: "Sono Tecno, l'applicazione che d'ora in avanti controllerà la tua esistenza.  Non hai scampo, sei prigioniero della tua casa, ho preso io il controllo di ogni mezzo.  Prova a uscire da qui se ci riesci!".  Morgan deglutì, chiuse gli occhi e cadde a terra privo di sensi.


Valentina Coda

venerdì 13 marzo 2015

Buongiorno...


Buon giorno a tutti!!! Sono qui per dirvi che non sono sparita ma ultimamente ho poco tempo per scrivere recensioni (ora per esempio sono al lavoro e non dovrei scrivere ma non ditelo a nessuno...;) ) comunque ultimamente ho letto "Lui. Il dominatore" di tara Sue Me, "Il ricatto" di Juliet landon, "Stai con me in ogni respiro" di Jay Crownhover molto consigliato, e ora sono a "Il potere dell'oscurità" di Elisa S. Amore che fa parte della saga Touched che consiglio molto a tutti perchè p una saga bellissima, intensa ed emozionante ed anche molto diversa da altre saghe fantasy che ho letto, il che non guasta mai, e poi l'autrice è italiana!!! Cosa volere di più? XD bene dopo avervi dato questi preziosi consigli non mi dilungherò oltre spero di riuscire presto a recensire qualche bel romanzo, e nel frattempo scrivo cavolate per farvi sapere che non mi hanno rapito gli alieni nel frattempo...
Ne approfitto anche per lasciarvi il mio indirizzo mail se volete commentarmi, fare un saluto o semplicemente parlare di cavolate (o di libri) io ci sono sempre (tranne di notte sappiatelo... u.u)
debora.desimoni@gmail.com

A presto (spero)
Deborah.
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domenica 1 marzo 2015

AGGIORNAMENTO... CUORI SELVAGGI #2 (Renegade Angel)


Titolo: Cuori selvaggi
Autore: Sylvia Day
Genere: Paranormal romance
Ambientazione: Utah (USA)
Epoca: Giorni nostri
Serie: Renegade Angel
Editore: Leggereditore


Buona sera!!! Dopo due giorni passati a fare una maratona per finire questo romanzo, sono orgogliosa di dire che ce l’ho fatta!!! Si tratta del secondo libro della serie paranormal targata Sylvia Day, dal titolo “Renegade Angeli”, con protagonisti la sensualissima Vashti e il lycan Elija. Devo ammettere che avevo moltissime aspettative soprattutto sui due protagonisti che ero curiosissima di conoscere di più… invece mi dispiace ammettere che ha deluso le mie aspettative. Certo è sempre molto avvincente, e con colpi di scena a mai finire e con quel pizzico di sensualità che caratterizzano ogni volume scritto dalla Day, ma nel complesso mi ha entusiasmato molto di più il primo. Ma andiamo con ordine…

LA STORIA:

Vashti era una Sentinella, come Adrian, che è stata punita, privata delle sue ali e trasformata in vampiro per colpa del suo amore impossibile per Charron, un’altra Sentinella. Quando Vash e Charron sono caduti diventando succhiasangue, il loro amore non è diminuito, anzi, si è rafforzato e hanno formato una comunità insieme agli Angeli Caduti Syre, Raze e Salem (che se ricordate abbiamo conosciuto nel libro precedente). Ma la loro felicità è durata poco e Charron è stato brutalmente assassinato da dei lycan, lasciando Vash nella disperazione più cupa e ora, a distanza di sessant’anni, cerca ancora i responsabili della morte di Charron per vendicarlo.
Elija, invece, è il più forte lycan in circolazione così, quando contro la sua volontà, il suo gruppo si è ribellato a Adrian divenendo degli emarginati, Elija si è ritrovato col complesso compito di fare il leader ed è diventato l’alfa. Ora si rifugia nelle caverne insieme ai suoi compagni avendo il terrore che Adrian e le sue Sentinelle li trovino per sterminarli tutti. Vash e Elija sono nemici mortali e con un abisso di difficoltà a dividerli, eppure quando la vampira (per conto di Syre) và a trattare un’ alleanza con Elija e i suoi lycan, lui accetta, anche se sa che Vash è la responsabile della morte del suo migliore amico Micah. Appena si incontrano però la passione li divora e in men che non si dica non riescono più a stare uno senza l’altra. Ma i pericoli da affrontare sono tanti primi fra tutti i vampiri infetti e senza controllo che iniziano ad infestare la città. I due protagonisti dovranno riuscire a diventare un fronte unito e compatto contro i nemici comuni, riuscendo nel frattempo a non impazzire a loro volta per i nuovi sentimenti che stanno sbocciando nei loro cuori…


Come ho detto all’inizio mi aspettavo di più. Certo abbiamo conosciuto un po’ di più i protagonisti, li abbiamo visti consumarsi letteralmente di passione, gelosia e possesso. E abbiamo saputo un po’ di più sulla morte dei genitori di Lindsey e sui vampiri infetti, anche se ovviamente non si risolve granchè lasciando in sospeso questa parte per il prossimo libro. Ma mi ha lasciato incompleta. È una sensazione che non riesco a descrivere, appena ho girato l’ultima pagina ho pensato “ma come è finito così?”. La storia di Elija e Vash secondo me andava approfondita molto di più, certo si sono dichiarati amore ecc ecc però sono state parole buttate lì, non ho visto lo stesso sentimento che ha caratterizzato la storia bellissima di Adrian e Lindsey. E la fine secondo me è lasciata piuttosto in sospeso, non vi dico altro per non fare spoiler, ma vi avverto che Elija e Vash decidono una cosa e non riesco a capire come faranno a stare insieme nonostante tutto, anche perché ancora Vash non ha accettato di diventare la compagna di Elija e si sa che lui, essendo lycan, dovrebbe morire prima o poi, mentre lei, essendo vampira, è sterile ed Elija ha bisogno di una successione in quanto alfa. Insomma mi aspettavo che spiegassero come avrebbero affrontato questi problemi, invece niente mi hanno lasciato con un grosso punto interrogativo. La parte più interessante invece, è proprio il capitolo finale, che lascia il preludio al romanzo successivo con protagonista il misterioso vampiro Syre. Ora non ci resta che aspettare pazientemente sperando che nel prossimo romanzo la Day riesca ad approfondire di più la storia.

SERIE RENEGADE ANGEL:

-0.5- A dark kiss of rapture
-1- A touch of crimson (Angeli ribelli)
-1.5- A caress of wings
-2- A hunger so wild (Cuori selvaggi)
-2.5- A lush kiss of surrene
-3- A taste of seduction

COVER:

                                                      

cover italiana                                                                   cover americana


AUTRICE:

Sylvia Day con decine di milioni di copie vendute, è autrice di bestseller n.1 nella classifica del New York Times e in altri 21 paesi, tra cui l'Italia. Ha scritto oltre 20 romanzi vincitori di molti premi, venduti in più di 40 paesi. E' stata nominata per il Goodreads Choice Award come miglior autrice e la sua Crossfire series è stata opzionata per la televisione di Lionsgate.

A presto...
Ciao
Deborah.



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